Pavimenti in resina o piastrelle? Mettiamoli a confronto

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Anno nuovo, nuova casa; anche se non hai traslocato, forse stai progettando con il tuo Interior designer di fiducia un rifacimento totale o parziale dei tuoi spazi attuali. Oppure di trasformare e migliorare un solo ambiente della casa  in cui abiti in questo momento. Ad ogni modo, è necessario prendere una decisione sulle finiture; una delle domande che dovresti porti è: pavimenti in resina o piastrelle? Mettiamoli a confronto per scoprire le differenze.

Pavimenti in piastrelle: cosa sapere

Come per i pavimenti in resina, anche i pavimenti in piastrelle possono essere un rivestimento per scale, ambienti esterni, terrazzi. La posa in opera nel caso delle piastrelle è più laboriosa, perché richiede il cosiddetto sfrido del materiale: si tratta di parti tagliate in modo da adattare la pavimentazione a un disegno o alle dimensioni particolari della superficie da coprire.

A causa di questa necessità tecnica, l’acquisto delle piastrelle va effettuato per quantità sempre maggiorate rispetto alla superficie effettiva da pavimentare; in generale la maggiorazione va dal 10 al 12% in più. Chiaramente il costo del materiale per il pavimento in piastrelle aumenta rispetto all’effettiva utilizzazione.

Altra problematica da affrontare per il pavimento in piastrelle è il formato da scegliere per la piastrella stessa: recandoti in un negozio di materiale edile ti renderai conto dell’infinita gamma di formati, dimensioni, spessori e colori, che rischia di confondere le idee se non si è ben informati. Consigliabile sempre scegliere un formato comune, prodotto in grosse quantità, in modo che non ci sia il rischio di rimanere senza fornitura.

Altra caratteristica del pavimento in piastrelle è la necessità di una manutenzione attenta e costante, soprattutto se hai scelto piastrelle delicate, di colore chiaro, od opache. Ciò comporterà un certo impiego di energia e un costo aggiuntivo per la pulizia, anche per la presenza delle fughe di unione, che non possono assolutamente essere evitate, ma che diventano facilmente ricettacolo di sporcizia.

Infine, dal punto di vista estetico,  le piastrelle permettono effetti meravigliosi, se ben scelte e posate, e arredano gli ambienti con materiali naturali a volte anche preziosi. L’unico inconveniente è la necessità di cambiare l’intero pavimento nel caso in cui si siano danneggiate anche poche piastrelle, che magari risultano insostituibili. Naturalmente la posa di un nuovo pavimento in piastrelle implica la demolizione del precedente e il rifacimento del massetto, supporto necessario a questo tipo di pavimentazione.

Cosa sapere dei pavimenti in resina

Dal punto di vista tecnico i pavimenti in resina sembrano richiedere una posa complessa: in effetti occorre un operaio specializzato per poter miscelare i materiali e stenderli in maniera corretta sulla superficie da ricoprire. Tuttavia è una operazione impiega una esatta quantità di materiale e non comporta alcuno sfrido.

I pavimenti in resina possono essere posati anche su un pavimento preesistente, che sia in piastrelle o in legno. L’importante è che il supporto si presenti perfettamente piano, senza fessure o umidità. In questo caso infatti, la resina si distaccherebbe ben presto richiedendo una seconda operazione di stesura. Ciò significa che l’operazione di posa viene preceduta da un trattamento con primer, per assicurare anche l’aderenza della resina.

Riguardo l’estetica del pavimento in resina,  è compito del posatore specializzato riportare il disegno o la decorazione sulla superficie; ma in questo caso, non essendoci fughe o parti da tagliare, l’effetto richiesto è più facile da ottenere. Una volta posato il pavimento, esso indurisce diventando molto resistente e richiedendo una manutenzione molto scarsa. Anche la pulizia avviene semplicemente, perché non esistono fughe.

Esistono pavimenti in resina opachi e lucidi, di qualsiasi colore, decorati e disegnati, con inerti e polveri organiche. Essi possono essere posati all’interno e all’esterno. In base all’uso, hanno bisogno di un trattamento aggiuntivo che può essere impermeabile, anti-urto, anti-incendio, anti-sdrucciolo.

Pavimenti in resina o piastrelle? Mettiamoli a confronto

Ecco una tabella che mette a confronto i due tipi di pavimento nelle loro caratteristiche principali:

RESINA PIASTRELLE
Posa di operaio specializzatoPosa di operaio comune
Materiali sintetici mescolati a inerti e polveri naturaliMateriali naturali
Assenza totale di fughe e interruzioniPresenza necessaria di fughe e interruzioni
Possibilità di trattamenti aggiuntivi per aumentare la resistenzaNessuna possibilità di trattamenti aggiuntivi per aumentare la resistenza
Decori a dimensione liberaDecori condizionati da formato e dimensioni
Manutenzione scarsaManutenzione frequente
Distacco da umidità sul supportoDistacco da massetto non adeguato
Supporto preesistenteSupporto nuovo
Sopporta un riscaldamento sottostanteSopporta un riscaldamento sottostante

Pavimenti in resina e pavimenti in piastrelle: consigli per scegliere

Il confronto tra le due tipologie di pavimenti più usati in edilizia dovrebbe facilitare la scelta. Tuttavia è bene tener presente qualche consiglio prima di decidere:

  • Sia per l’una che per l’altra soluzione la figura di un progettista è molto utile: sarà bene consultarne uno anche soltanto per gli acquisti del materiale
  • La figura del posatore è importantissima: non è opportuno affidarsi ad un operaio che non sa maneggiare la resina e non conosce i suoi punti deboli
  • Valuta bene la funzione dell’ambiente da pavimentare: se si tratta di un locale sottoposto a traffico di persone o auto la scelta sulla resina è più conveniente rispetto alle piastrelle
  • Se le piastrelle non dovessero piacerti più, non è necessario demolirle: puoi passare ad una pavimentazione in resina semplicemente applicandola al di sopra
  • Confronta le offerte di resina e piastrelle provenienti da più aziende: non solo per stabilire il prezzo più conveniente ma soprattutto per ricevere assistenza e informazioni sulla posa, sulla manutenzione e sui trattamenti
  • Se ti senti in grado di posare il pavimento da solo, chiedi informazioni sui corsi riservati ai posatori “fai da te” offerti dalle aziende produttrici di resina per rivestimenti

Pavimenti in resina a confronto con le piastrelle: qualche foto

La fase di stesura della resina ha un primo passaggio che avviene con una spazzolatura attraverso un apposito attrezzo. La miscela è liquida: non ci sono tagli o sfridi, e l’indurimento corretto forma una superficie uniforme e compatta, senza fughe.

In questa foto delle piastrelle: la parte più delicata consiste nel calcolare le fughe tra una piastrella e l’altra in modo da adattare correttamente il disegno del pavimento alla superficie.

L’effetto finale di un pavimento in piastrelle può essere molto vario e colorato e dipende dal taglio e dal formato.

I pavimenti in resina danno la possibilità di avere effetti decorativi tridimensionali, che con le piastrelle non potrebbero mai essere ottenuti. Il segreto è un disegno posato al di sotto dello strato trasparente.