La nuova frontiera dei rivestimenti sembra sempre più fare affidamento su materiali che abbandonano i classico binomio massetto – piastrelle. I pavimenti in resina sono il frutto di studi architettonici ed ingegneristici in grado di unire un alto livello di resistenza ad una libertà non indifferente in termini di design. Appartamenti e ville di lusso sono sempre più avvezzi a scegliere questo tipo di rivestimento. Il motivo – oltre che nella ricerca stilistica – risiede nella resistenza di questo tipo di superficie. Vediamo, a seguire, cosa sono i pavimenti autolivellanti in resina e quali sono le frontiere di applicazione nel mondo del “fai da te”.
Cos’è un pavimento autolivellante?
I rivestimenti autolivellanti sono realizzati con un mix di leganti di derivazione cementizia mista a resine speciali. La loro applicazione mediante colatura avviene dopo aver miscelato la base polverosa con acqua. Grazie alla consistenza che si viene a creare una volta aggiunto il giusto quantitativo di acqua alla miscela in polvere, il prodotto diviene fluido e facile da stendere. A sua volta, la fluidità è la proprietà che grazie alle leggi della fisica consente al prodotto di livellarsi automaticamente.
Il campo di applicazione di questo particolare tipo di resine è piuttosto vasto. Alcuni esempi possono essere i pavimenti di garage, seminterrati, palestre, saloni, uffici, ma anche abitazioni private che decidono di adottare uno stile moderno. Proprio per ciò che concerne le case, le resine autolivellanti conferiscono coperture rapide e di qualità e che non impattano sullo spessore dei pannelli radianti qualora adottiate un sistema di riscaldamento a pavimento.
Come si posa un pavimento in resina autolivellante?
Come posare un pavimento in resina autolivellante? La posa è un’operazione piuttosto semplice, anche laddove sia presente un sistema di riscaldamento a pavimento. Tuttavia, qualora non abbiate mai avuto a che fare con un lavoro edilizio, è decisamente meglio affidarsi a dei professionisti. I prezzi al metro quadro delle resine autolivellanti sono molto accessibili; i costi finali totali sono perlopiù determinati dalla manodopera dell’eventuale impresa che chiamerete per posare correttamente il rivestimento.
Cosa serve per posare una resina autolivellante?
Ecco, a seguire, dei suggerimenti utili e tutto ciò che serve sapere per posare correttamente un pavimento in resina autolivellante.
- Composto premiscelato per coperture autolivellanti (la proprietà autolivellante dev’essere specificata sulla descrizione del prodotto)
- Stucco plastico sintetico
- Utensili professionali (spazzola metallica, cazzuola, spatole di varia misura, manara, ecc.)
- Mescolatore per trapano (essenziale per miscelare il composto polveroso con acqua)
- Smalti per pavimentazioni
- Adeguate protezioni individuali (tute adeguate, scarpe antinfortunistiche, occhiali protettivi, mascherina).
Come avviene la posa del rivestimento?
Che si tratti di una copertura per interni o per esterni, la procedura non cambia in alcun modo. Le fasi da seguire sono le medesime: vediamole nel dettaglio a seguire.
- Con l’aiuto di una spazzola metallica, è necessario rimuovere tutte le parti “in fase di stacco”. Il fondo dev’essere preparato con estrema cura, pena una posa non ottimale del materiale e conseguenti possibili fessurazioni. Abbiate cura di eliminare tutta la polvere presente, in quanto può condizionare la buona riuscita dell’opera.
- Con l’aiuto di uno stucco sintetico, è bene sigillare tutte le crepe eventualmente presenti sul massetto. Anche le più piccole possono risultare pregiudizievoli per la buona riuscita del lavoro.
- Se il supporto è di tipo grezzo (cosa che accade spessissimo su superfici esterne), è consigliabile applicare un primer che faciliti la stesura della resina.
- Miscelate correttamente con un trapano la resina in polvere con il corretto quantitativo di acqua prescritto dal produttore. Le iniziative personali non vanno mai bene in questo ambito! E’ sconsigliatissimo miscelare resina ed acqua manualmente, in quanto il prodotto non risulterà facilmente stendibile e non avrà la medesima resa di un composto ben omogeneo.
- La “colatura” è la stesura della resina sulla superficie. Essa si compie versando il composto autolivellante dal secchiello su una parte del fondo da pavimentare. Con l’aiuto di una racla, stendete in più direzioni il composto in modo da coprire più omogeneamente la resina.
- Se il pavimento presenta dei dislivelli, potete eseguire una seconda passata. Il consiglio è quello di applicare il prodotto nelle zone più “depresse” in corrispondenza di eventuali avvallamenti.
- Per donare un look moderno ed elegante, un ottimo suggerimento è quello di applicare uno smalto per finiture. Specialmente sulle pavimentazioni per interni, porre uno smalto sulla resina ben asciutta, aiuta a donare resistenza e impermeabilità, facilitando – inoltre – le operazioni di pulizia.
Come approcciarsi al “fai da te” per stendere un pavimento in resina
E’ bene sapere che la stesa di un rivestimento di questo tipo non è certo facile come mettere dello stucco per colmare un foro da chiodo su una parete. In primo luogo, una miscela resinosa è ben più fluida di uno stucco, e richiede – anzitutto – un lavoro preparatorio basato sulla levigatura perfetta del massetto. In molti casi, si rende necessario l’utilizzo di macchinari appositi, dal momento in cui si può ben intuire che una spazzola metallica e la buona volontà non bastano da sole per preparare a dovere una superficie. Considerando – infatti – che lo spessore medio di un pavimento in resina si aggira sui 3,4, massimo 5 millimetri, eventuali difetti possono affiorare con estrema facilità, soprattutto se si sceglie una finitura particolarmente trasparente.
Suggerimenti per evitare errori
Il primo passo per ottenere una pavimentazione omogenea, resistente e di qualità consiste nello scegliere un premiscelato di fascia alta. Lesinare su questa componente è altamente controproducente, soprattutto se state andando a rivestire il pavimento della vostra nuova abitazione. Rinnoviamo, inoltre, l’invito a non cimentarsi nell’improvvisazione: una resina non miscelata a dovere può creare grandi problemi come fessurazioni, infiltrazioni con conseguenti danni economici rilevanti.
Qualora non vogliate rinunciare al “fai da te” pur non disponendo dei materiali per eseguire a dovere l’opera, consigliamo quantomeno di noleggiare presso un’impresa edile i macchinari fondamentali come il trapano miscelatore, levigatrici e carteggiatrici.
Conclusioni e consigli utili
Acquistare della resina autolivellante è molto semplice: basta cercare sul web o fare tappa in qualsiasi negozio che si occupi di vendere materiale edile. Per quanto la stesura e la preparazione alla posa di questa superficie richiedano delle competenze specifiche per chi si approccia per la prima volta al mondo dell’edilizia, il fai da te è comunque una frontiera possibile. Consigliamo, tuttavia, di distinguere caso per caso le situazioni: qualora dobbiate pavimentare una superficie esterna, il margine di errore è leggermente “più ampio”. L’eventuale difetto estetico – infatti – è maggiormente tollerabile rispetto al livello di attenzione che serve per gli spazi interni. Non dimenticate mai – inoltre – l’importanza di utilizzare i giusti strumenti per preparare la superficie alla colatura della resina.
Pavimenti in resina Rapid Mix