La pavimentazione in resina è diventata negli ultimi anni la regina nel mondo dell’arredamento. Questo ormai è un fatto assodato e non è più di certo una novità. Sono uno dei rivestimenti per pavimenti tra i più apprezzati e utilizzati per le tante ottime caratteristiche che li contraddistinguono. In origine erano utilizzati esclusivamente in ambienti industriali, nelle scuole e negli ospedali. Poi però, poco a poco, hanno conquistato il mercato dei rivestimento per superfici.
Quella di cui vi andremo a parlare nel corso di questo articolo è la resina autolivellante. Come ogni tipo di pavimentazione, in genere, c’è la resa estetica. La pavimentazione in resina autolivellante non fa eccezione a questo assunto. Infatti, inizialmente questo tipo di pavimentazione era pensato per ambienti più grezzi, come quelli industriali. Ma nel tempo, le varianti estetiche sono aumentate e si sono raffinate. Ad oggi infatti viene usata anche in contesti eleganti e di pregio.
Cos’è un pavimento in resina autolivellante
Cos’è e come è fatto quindi iI pavimento in resina autolivellante? Questo consiste di un rivestimento a base di resina epossidica bicomponente. Per realizzarlo vengono utilizzate delle resine epossidiche o poliuretaniche, oppure una miscela delle due resine. Per permettere il processo di autolivellamento, vengono utilizzati dei prodotti con un’idonea viscosità. Questi, insieme ai pigmenti e cariche, senza alcun solvente, sono in grado di formare un rivestimento omogeneo. Solitamente un pavimento autolivellante ha uno spessore minimo di 2mm.
Come abbiamo anticipato, questa tipologia di resina autolivellante è utilizzata sia in ambito industriale che civile. Per applicarla su un pavimento, questo deve essere trattato in modo che il supporto abbia una superficie priva di porosità. Prima di tutto però bisogna conoscere e capire quali sono le delicate fasi di stesura di un pavimento in resina autolivellante.
Infatti, sebbene il fattore puramente estetico e pratico sia poi quello che determina la scelta, anche le nostre necessità economiche e tempistiche influiscono. Solo a quel punto potremo fare una scelta consapevole e capire se la pavimentazione in resina autolivellante è davvero la tipologia di rivestimento per superfici che fa al caso nostro.
L’applicazione della resina autolivellante
La stesura della resina autolivellante è un processo complesso e lungo, ma nonostante questo, sono una delle applicazioni più frequenti dei rivestimenti negli ambienti della casa. L’intervento di stesura consiste nella formazione di una pavimentazione in resina epossidica in grado di autolivellarsi in fase di indurimento. Questa deve mantenere le stesse caratteristiche di resistenza chimica e meccanica su tutta la superficie del pavimento.
Questa procedura deve essere eseguita da professionisti esperti in questo lavoro. Il rischio altrimenti è quello di ritrovarsi in breve tempo una pavimentazione priva delle peculiari caratteristiche che ci si aspetterebbe. La procedura per la stesura della resina autolivellante ha una serie di operazioni, e sono le seguenti:
- Eliminare ogni traccia di polvere e residui dal fondo. Sia che questo sia un pavimento preesistente che un massetto realizzato prima;
- Versare la resina, o la miscela di resine, sulla superficie di base;
- Stendere con strumenti come la racla, la spatola liscia o dentata il composto su tutta la superficie;
- Passaggio di un film protettivo sopra la superficie che la rende più resistente e omogenea;
- Passaggio, sul prodotto ancora fresco e in grado di autolivellarsi, con un rullo frangibolle della superficie che viene così disaerata e privata di bolle e grumi;
I vantaggi e gli svantaggi della resina autolivellante
Perchè dunque una pavimentazione in resina autolivellante è così vantaggiosa? I vantaggi di questo tipo di pavimento risiedono sia nella lavorazione che lo rende liscio, sia nel materiale resistente dal punto di vista meccanico, ma anche stabile dal punto di vista chimico. Un altro vantaggio della pavimentazione in resina autolivellante c’è che questa è facilmente rinnovabile. Infatti, basta semplicemente rifare il rivestimento superficiale, in modo che questo possa essere nuovamente trattato e riportato a nuova vita dal punto di vista estetico.
Ovviamente tutte le peculiari caratteristiche della resina autolivellante si avranno se la fase di preparazione del sottofondo viene fatta in maniera corretta. Come pure quella della scelta dei cicli per l’aggrappo. Questi sono dei passaggi fondamentali per evitare che la pavimentazione abbia dei piccoli o grandi difetti.
Tra i potenziali difetti della resina autolivellante ci sono infatti tutti i problemi che incorrono con una stesura non di buona qualità. La superficie infatti potrebbe evidenziare difetti come delle striature superficiali, cambi di colore e opacizzazione, nel caso di una finitura lucida.
Tutti questi problemi possono iniziare a manifestarsi nel corso del naturale processo di invecchiamento del rivestimento. Per cui è sempre importante rivolgersi a degli applicatori professionisti che abbiano molta esperienza. Oltre ovviamente all’usare dei materiali che siano sempre di prima qualità.
Il trattamento del pavimento con resina autolivellante rende la superficie antipolvere, antiolio e impermeabile. Questi sono degli indubbi vantaggi, oltre ad essere resistente alle abrasioni leggere e dagli agenti chimici aggressivi. Inoltre le superfici sono sempre facilmente pulibili e l’effetto estetico è di alto livello.
Gli ambienti consigliati per la resina autolivellante
Come abbiamo visto il processo di stesura della resina autolivellante non è poi così complesso. I vantaggi in termini pratici ed economici sono senza dubbio molteplici invece. Ovviamente ci sono ambienti della nostra casa più o meno adatti a questa tipologia di soluzione.
Le resine autolivellanti epossidiche sono adatte per quelle superfici dove è necessaria una frequente pulizia ed igiene a fondo. Infatti venivano, e vengono tuttora utilizzate moltissimo, negli ospedali, ambulatori medici, cliniche, veterinari, industrie farmaceutiche ed alimentari.
Insomma le pavimentazioni autolivellanti sono ideali per quegli ambienti della nostra casa in cui l’igiene è fondamentale. Ovviamente stiamo parlando della cucina e del bagno. Probabilmente gli ambienti della nostra abitazione che laviamo più spesso durante la settimana. Le loro particolari caratteristiche poi permettono di raggiungere dei livelli di pulizia ancora maggiori rispetto alle altre tipologie di pavimentazione.
Tra tutte le caratteristiche quella di planarità della superficie, è quella che garantisce la pulizia. Si tende poi a scegliere delle combinazione di colori omogenei, come ad esempio il bianco, per avere anche visivamente una maggior idea di igiene. Probabilmente tra i motivi principali del successo della pavimentazione in resina autolivellante c’è anche resistenza all’usura .
Pavimenti in resina Rapid Mix