Pavimenti in resina impermeabilizzanti: guida

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Il grande successo dei pavimenti in resina è ormai un fatto acclarato nel mercato degli elementi di rifinitura degli appartamenti. Le motivazioni sono molte, da quella economica a quella pratica, ma senza mai dimenticare anche l’indubbio valore estetico che queste tipologie di pavimentazione hanno. Come per ogni aspetto che riguarda la pavimentazione però ci sono alcune caratteristiche specifiche che rendono ancor più appetibile e richiesta questo tipo di materiale.

La peculiarità di conferire alla superficie del nostro pavimento una caratteristica impermeabilizzante è senza dubbio importante. Questo fattore è determinante per tutti quegli ambienti, pubblici e privati che hanno necessità di una grande pulizia della pavimentazione.

Infatti il pavimento in resina era nato esclusivamente per gli ambienti industriali e poi quelli ospedalieri soprattutto per questo tipo di caratteristica. L’impermeabilizzazione è strettamente correlata quindi all’igiene che determinati ambienti, anche della nostra casa, hanno bisogno.

I vantaggi della pavimentazione in resina impermeabilizzata

Dunque una pavimentazione in resina impermeabilizzante è particolarmente vantaggiosa quando si ha bisogno di un livello di igiene superiore. I vantaggi ovviamente non si fermano qui. La lavorazione di stesura che rende liscia la superficie, il materiale resistente dal punto di vista meccanico e stabile dal punto di vista chimico sono altri fattori importanti.

La pavimentazione in resina impermeabilizzata è poi facilmente riparabile, rimovibile e rinnovabile, quando la superficie perde le sue peculiari caratteristiche. Infatti, basta soltanto rifare il rivestimento superficiale e trattarlo per riportarlo ad una nuova vita dal punto di vista dell’impermeabilità. Ma per avere questi vantaggi, la fase di preparazione della pavimentazione in resina dovrà essere stata fatta in maniera corretta.

Specie per quanto riguarda i cicli di aggrappo e di stesura finale. Questi passaggi infatti sono quelli fondamentali per evitare che la pavimentazione presenti dei piccoli e grandi difetti che potrebbero rendere la superficie permeabile. Ovviamente questo rende del tutto inutile l’avere una pavimentazione in resina di questa tipologia. La superficie infatti se dovesse presentare crepe, solchi e striature superficiali, non sarebbe né liscia e né impermeabile.

La pavimentazione in resina impermeabilizzata infatti, può sì presentare tutti questi problemi, ma solo durante il corso del naturale processo di invecchiamento del rivestimento. In quel caso, come accennavamo poco fa, basterà rivolgersi a dei professionisti per poter rinnovare la superficie impermeabile. Precisando sempre che oltre all’ottimo lavoro ci vorranno anche dei materiali di alta qualità.

Generalmente, una pavimentazione in resina impermeabilizzante avrà anche una superficie antipolvere e antiolio. Aspetti peculiari questi per risultare resistenti anche alle abrasioni leggere e agli agenti chimici un po’ più aggressivi.

La stesura dell’impermeabilizzante sul pavimento in resina

Per avere una perfetta riuscita della nostra superficie del pavimento e aver garantita la sua impermeabilità bisognerà affidarsi ad un professionista. Egli sarà in grado di effettuare tutte le fasi della stesura della pavimentazione in resina e fare in modo che duri a lungo. La procedura per la stesura del pavimento in resina è dunque la seguente:

  • eliminare le tracce di polvere, residui ed eventuali liquidi dalla base. Con un pavimento preesistente bisogna conoscere bene il tipo di materiale con cui esso è realizzato. Sconsigliabile effettuare la posa del pavimento in resina su pavimentazioni preesistenti in materie plastiche;
  • stesura del primo strato di resina epossidica, la quale è estremamente resistente alla pressione;
  • passaggio di una stesura di primer per preparare il sottofondo del pavimento. Questa va effettuata almeno 12 ore prima della successiva fase. Il primer serve a livellare e riparare le asperità che potrebbero essere presenti. Con questo processo si avrà una superficie piana senza avvallamenti;
  • stesura della resina poliuretanica, che attraverso dei pigmenti e soluzioni colorate definisce l’aspetto finale della pavimentazione;
  • asciugatura della superficie e pulizia di eventuali residui sullo strato trattato;
  • stesura del film protettivo che indurisce e compatta la superficie rendendola quindi impermeabile e resistente;

Gli ambienti ideali per il pavimento in resina impermeabilizzato

Come abbiamo visto il processo finale di stesura per il pavimento in resina è quello che lo rende anche impermeabile. Questo aspetto ci garantisce indubbiamente dei grandi vantaggi in termini pratici. Specialmente in relazione al tipo di ambiente della nostra casa in cui vorremo avere questa tipologia di pavimentazione.

La caratteristica dell’impermeabilità ben si sposa con quei pavimenti che hanno bisogno di una frequente pulizia. Vedono infatti un largo uso negli ospedali, negli ambulatori medici, nelle cliniche, nei veterinari, oltre alle industrie farmaceutiche ed alimentari.

In maniera similare, anche gli ambienti della nostra casa in cui serve sempre avere una buona pulizia sono adatti ai pavimenti in resina impermeabilizzati. Questi ambienti sono principalmente la cucina e il bagno della nostra abitazione. Sono infatti gli ambienti che per forza di cose dobbiamo lavare più spesso.

L’elemento impermeabile insieme alla planarità della superficie dunque è indicata per ambienti della nostra casa che abbiamo dedicato per attività speciali. Ad esempio se nella nostra abitazione abbiamo una camera in cui facciamo sport con attrezzi come pesi, cyclette e tapis-roulant, l’impermeabilizzazione della superficie sarà la scelta più indicata.

La stanza dei bambini, specie se sono piccoli, è un altro ambiente molto indicato per una pavimentazione di questo tipo. Infatti la superficie della loro camera ha bisogno di essere pulita spesso, visto che i bambini stanno spesso seduti a terra e gattonano un po’ ovunque.

Come trattare un pavimento in resina impermeabilizzante

L’impermeabilizzazione dunque garantisce un’elevata pulizia. Questo perché, non avendo fughe ed essendo liscio, il pavimento, non permette l’accumulo della sporcizia. Ma per mantenere l’impermeabilizzazione della superficie del pavimento, bisognerà avere alcune accortezze. Infatti, come ogni tipologia specifica di materiale si avrà bisogno di un trattamento speciale.

Il materiale resinoso è sia impermeabile che bassamente poroso, facilitando quindi la pulizia della sua superficie. Per cui la fase di pulizia è quella più importante perché permette anche di mantenere il più a lungo possibile l’impermeabilità della superficie.

La compattezza è una delle caratteristiche che permettono l’impermeabilità. Per garantirla, bisogna usare aspirapolvere e scope con setole morbide e non abrasive. Perché se queste dovessero graffiare la superficie del pavimento, questo perderebbe la proprietà dell’impermeabilità. Oltre a dare maggior possibilità allo sporco di annidarsi in quelle fessure.

Oltre al materiale usato per pulire bisognerà stare molto attenti al detergente. La superficie del pavimento in resina soffre i detergenti a base acida. Questi infatti, aggrediscono lo strato impermeabilizzante e possono assottigliarlo. Quindi in definitiva è sempre consigliabile pulire il pavimento con dei strofinacci morbidi e detergenti indicati per le superfici in materiale resinoso.